Che ruolo svolgono le visioni nella tua scrittura? Mi ha chiesto recentemente una lettrice. Quella domanda mi ha fatto riflettere e ho pensato di inserire nel blog la mia riposta.
Non so se si può parlare di visioni vere e proprie. Direi che solitamente è piuttosto un personaggio che si impone alla mia mente e comincia in un certo senso ad “abitarmi”. È un fenomeno che ho vissuto fin dall’adolescenza. Mi “innamoravo” di un personaggio, che poteva essere una figura storica o l’eroe di un romanzo o di un film. Il più delle volte comunque si trattava di un personaggio avventuroso o trasgressivo, molto diverso da me che ero piuttosto timorosa e conformista. Cominciavo a portarlo con me per così dire, immaginando situazioni che avremmo potuto vivere insieme. Molti anni dopo, ho sperimentato nuovamente lo stesso fenomeno e ho deciso di mettere nero su bianco i sogni che mi venivano alla mente. È nata così “La Voce ritrovata”. In un primo tempo non pensavo assolutamente di pubblicare quello scritto. È stata una mia amica, cui l’avevo fatto leggere, che mi ha convinto a rimaneggiare quegli appunti e a dare loro la forma di un romanzo.